La pulsossimetria è una procedura diagnostica semplice e non invasiva che viene utilizzata per misurare la saturazione dell'ossigeno nel sangue. I livelli di saturazione dovrebbe sempre superare il 95%, ma in presenza di malattie respiratorie o cardiache questo valore può anche essere più basso. La misurazione avviene grazie ad uno strumento chiamanto saturimetro o pulsossimetro. Si tratta di un piccolo apparecchio che viene applicato all'estremità del dito o in alcuni casi sul lobo dell'orecchio (in particolare per i bambini).
L'ossigeno e il sangue:
L'ossigeno che inspiriamo attraverso i polmoni successivamente passa nel sangue. Qui si lega con l'emoglobina, una proteina presente all'interno dei globuli rossi che trasporta l'ossigeno al resto del corpo e dei tessuti. In tal modo, l'organismo riceve l'ossigeno e le sostanze nutritive di cui necessita per funzionare.
Come si svolge questo esame?
Si tratta di un esame molto semplice e non invasivo per il paziente. Il saturimetro viene applicato, come una pinzetta, all'ultima falange di un dito della mano. In alcuni casi viene, invece, applicato al lobo di un orecchio. La sonda è applicata ad un sistema di calcolo che raccoglie i dati e li mostra su un piccolo monitor.
Valori compresi tra il 95% e il 100% sono considerati normali, sotto all'85% richiedono la valutazione di un medico.
| Percentuale di ossigeno | |
| Tra il 95-100 % | Valori normali |
| > 85% | Valori bassi |
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